In questa sezione il Ministero dell’Istruzione e del Merito intende approfondire le tematiche della scuola rispondendo ad articoli di stampa, contenuti che circolano sui social, dibattiti in corso sull’istruzione, domande frequenti degli utenti raccolte attraverso gli Uffici per le Relazioni con il Pubblico. L’obiettivo è fare chiarezza e fornire dati e informazioni ufficiali che saranno predisposti dagli Uffici del Ministero in ottica di dialogo e trasparenza.
Cellulari a scuola, il MIM risponde all'articolo de La Stampa del 27 giugno
In riferimento all’articolo pubblicato su “La Stampa” del 27 giugno firmato da Mirella Serri dal titolo “Liberiamo i ragazzi dai social, “Stanno crescendo conformisti” si afferma che “Di recente anche la scuola, con le circolari del ministro Valditara, ha cercato di limitare la schiavitù del cellulare, vietandolo in classe. Ma la proibizione, però, senza opportuni corsi per docenti e allievi sull’importanza e sull’uso della tecnologia, rischia di apparire una condanna del mezzo tecnologico che tanto piace a grandi e piccini”.
L'articolo contiene una affermazione errata poiché, come più volte ha precisato il Ministro, le Nuove Linee guida sull'educazione civica inseriscono in modo strutturale l’educazione e la cittadinanza digitale all’interno del curriculum scolastico. L’educazione digitale, in questo senso, comporta anche educare i giovani ai rischi e alle opportunità di tutti gli strumenti digitali. Siffatta educazione costituisce esplicito obiettivo di apprendimento.
Utilizzando fondi PNRR, inoltre, sono stati spesi oltre 450 milioni di euro per la formazione digitale dei docenti, e altre risorse saranno investite in questo senso. In aggiunta, va sottolineato che oltre 600 milioni di euro sono stati investiti sulle competenze STEM degli studenti, che ricomprende anche l'utilizzo delle tecnologie digitali. Inoltre, la presenza di device nelle scuole italiane è passata da 1 device ogni 6 studenti dell'anno scolastico 2021/2022 a circa 1 device ogni 2 studenti per l'anno scolastico 2025/2026.
E con il “Piano Scuola 4.0” sono stati investiti 2,1 miliardi nella digitalizzazione e nell’innovazione delle aule e degli ambienti scolastici.
Infine, la piattaforma e-learning del Ministero, Scuola Futura, si è affermata come la più grande piattaforma di e-learning per insegnanti realizzata in Europa: uno spazio dinamico e in continuo aggiornamento, nato per supportare la crescita professionale del personale scolastico e contribuire alla costruzione di una scuola sempre più innovativa, inclusiva e capace di affrontare le sfide del presente, attraverso la formazione, la condivisione di buone pratiche e l’adozione di nuovi modelli didattici e organizzativi. E sulla quale sono attivi percorsi formativi cui hanno aderito oltre 800.000 tra docenti, dirigenti scolastici, DSGA e personale educativo.
martedì, 01 luglio 2025
MIM